App abbandonate, attenzione ai download!

Cosa sono le app abbandonate e perché sono un pericolo per la sicurezza

Abbiamo scaricato un recentissimo studio sulle applicazioni presenti sui due maggiori store online (App Store Apple e Play Store Google Android) che riporta un dato allarmante: il 33% delle applicazioni attualmente presenti sono classificabili come "abbandonate" e quindi potenzialmente pericolose. Ma cosa sono le app abbandonate? Come si distinguono? Che danni possono fare? E perché vengono abbandonate? Siamo tutti abituati ormai ad "arricchire" i nostri smartphone con le applicazioni che di volta in volta possono servire ai nostri scopi. Ne esiste ormai una per tutto, persino la livella a bolla per i nostri lavoretti domestici (non ridete, l'app della livella è un salvavita, non vi ci siete mai trovati?). Siamo tutti più o meno consapevoli del fatto che bisognerebbe installare solo applicazioni certificate, realizzate da tecnici che le hanno poi fatte sottoporre a un processo di verifica per accertarsi che non siano malevole. E che funzionino, naturalmente. Per controllare tutto questo, generalmente ci si affida alle recensioni per capire se chi ha scaricato quell'app prima di noi si è trovato bene o ha qualcosa da segnalare. Non tutte le applicazioni, però, una volta rilasciate sullo store perché siano disponibili al pubblico vengono "seguite". Quando non vengono più aggiornate per un determinato periodo di tempo diventano "abbandonate" e possono costituire un pericolo per lo smartphone che le ospita. Il report realizzato dalla società americana Pixalate nel Q1 2022 rivela che sono ancora in giro 1,5 milioni di app abbandonate.

Quando si può parlare di app abbandonate

La questione in ballo è essenzialmente quella dell'aggiornamento. Un'applicazione si dice abbandonata quando non viene più aggiornata da due anni o più. I dati di Pixalate ci dicono che, di tutte le applicazioni presenti su entrambi gli store, il 33% ha visto l'ultimo aggiornamento più di due anni fa e l'11% non viene aggiornato da quattro o più anni (le cosiddette "super abbandonate").

app abbandonate 2

I due proprietari degli store si comportano in maniera differente nella gestione della materia. Nel caso di Apple, passati i tre anni senza aggiornamenti viene inviato un alert allo sviluppatore che ha 90 giorni per prendere in carico la cosa oppure l'app viene eliminata. Gli utenti che hanno scaricato l'app, però, la mantengono e potranno ancora utilizzarla. Google invece al momento non sta intraprendendo azioni ma promette di farlo entro la fine dell'anno intervenendo su tutte le app non più aggiornate da più di due anni (un anno in meno di Apple quindi). A differenza dei rivali il contenuto sarà rimosso sia dallo Store che dagli smartphone su cui è installato, per cui sparirà completamente.

Perché le app abbandonate sono pericolose

Le app abbandonate rappresentano un rischio per la sicurezza del dispositivo su cui sono installate perché non sono aggiornate agli ultimi parametri di sicurezza del sistema su cui girano. Non basta infatti che il sistema operativo del telefono sia tenuto aggiornato all'ultima versione disponibile: anche le app dovrebbero esserlo, altrimenti si rischia di lasciare aperte delle porte attraverso le quali potrebbero infilarsi virus e malware vario. Questa è anche la ragione per cui ad ogni aggiornamento del software dello smartphone seguono delle settimane di aggiornamenti massivi delle app che abbiamo scaricato: si stanno (giustamente) adeguando al nuovo ambiente. C'è anche la possibilità che un'app che non viene più aggiornata da molto tempo possa non essere neanche più di proprietà dello sviluppatore originale. Potrebbe essere stata "rubata" e il fatto che resti sullo Store sia solo funzionale alla raccolta fraudolenta dei dati di eventuali nuovi utenti. Più frequentemente, le app vengono abbandonate perché diventa antieconomico gestirle o perché dietro ci sono delle start up le cui sorti non sono state quelle sperate. A quel punto diventano dei giganteschi contenitori vuoti con su appiccicati i dati di migliaia (o milioni) di persone. Per capire lo stato di aggiornamento delle applicazioni sul nostro telefono, andiamo a verificarlo dal menu dell'applicazione stessa o dalle impostazioni generali del sistema. Se avete delle app che non ricevono più aggiornamenti da un paio d'anni (e magari non le usate neanche così spesso) disinstallatele. Se invece le usate ancora provate a inviare una segnalazione allo sviluppatore, per capire se c'è ancora qualcuno che le gestisce. Se non ricevete alcun cenno sappiate che presto potrebbe intervenire una mano dall'alto a eliminare tutto (specie se avete uno smartphone Android, come abbiamo visto).Se invece vi trovate nella situazione di dover scaricare delle nuove app, per non incappare in zombie abbandonati guardate sempre le date delle recensioni, che sono il dato che per primo salta all'occhio. Se non ce ne sono di recenti c'è il rischio di avere a che fare con qualcosa di non più in linea con la sicurezza. Il dato sull'ultimo aggiornamento è sempre presente, ma solitamente è poco visibile rispetto alle recensioni che sono più immediate. Si tratta di piccole accortezze, che possono però rivelarsi fondamentali per prevenire una perdita di dati che può essere anche ingente. Ricordate però sempre che anche gli smartphone vanno protetti con un buon antivirus. Uniontel si affida a Seqrite, contattateci per un preventivo personalizzato!

Pubblicato il:
16/5/2022
9/11/2022

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